Si tratta di disegno a china su carta seppia con lumeggiature di biacca che rappresenta la porta di Persano.
Infatti Sorrento in epoca greca era circondata da antiche mura. I romani,continuarono a rispettare la pianta urbana disegnata nel tufo dai greci, circondando completamente la città di Sorrento con cinque porte d’accesso due in direzione del mare e tre della terra ed una serie di torri di avvistamento.
Queste mura restaurate nuovamente nel cinquecento difesero Sorrento dalle incursioni dei saraceni, pirati turchi dell’Impero Ottomano che devastarono in quel periodo tutta l’Italia meridionale.
La Porta di Persano, sorta in epoca borbonica, fu aperta per consentire un più agevole accesso alla zona collinare che era in fase di sviluppo.
Oggi la Porta Persano e il suo bastione (sistema difensivo elaborato a partire dal XV secolo-XVI secolo), insieme a un piccolo tratto in località via Sopra le Mura e alla porta di Marina Grande sono le uniche strutture rimaste di quel sistema difensivo.
Città | Sorrento |
Autore | Gigante, Giacinto (1806-1876) |
Soggetto | NULL |
Ambito Cronologico | 1867 |
Collocazione | Napoli, Museo di Capodimonte, coll. Astarita, 2 / cart. 3, inv. 1747 gds |
Tipologia | veduta |
Tecnica | disegno |
Editore | |
Luogo Edizione | |
Scala | |
Iscrizioni | in basso iscriz.: "Nel presente anno 1867 Sorrento era il paradiso ai Natali e forse peggiore ora ... inferno" |
Dimensione | 27 x 19 |
Supporto | |
Nazione | |
Rif.CD | 103P |
Bibliografia | Fino 1994; C. de Seta - A. Buccaro (a cura di), Iconografia delle città in Campania, Napoli e i centri della provincia, Electa Napoli 2006, pp. 320-322. |