Vico Equense



Questa incisione su rame della città dal mare è contenuta nell’opera di Giovan Battista Pacichelli dal titolo “Il Regno di Napoli in prospettiva”, edita a Napoli nel 1703. In alto, al centro è il cartiglio col nome della città, a destra due stemmi con campo bianco, in basso un cartiglio anch’esso lasciato in bianco e una legenda in quattro punti che segnala il Vescovado, il convento dei Cappuccini, l’abitato di Equa e lo Sbarcatoio ovvero la Marina di Equa. È in effetti una rappresentazione di pura fantasia che poco dice della reale topografia urbana se non il fatto che la città è composta di un nucleo principale e di borghi sparsi. L’architettura è indicata con tratto uniforme come pure le ampie aree verdi, ove campeggiano sparuti alberelli. Numerosi sono i campanili che si possono individuare e tutti hanno un coronamento cuspidato. Sul pianoro più alto si staglia netta, rispetto all’edilizia circostante, la facciata del Vescovado con l’annesso campanile e la retrostante cupola. [Rossano Astarita]

Città Vico Equense
Autore ignoto
Soggetto Vico Equense. Veduta
Ambito Cronologico 1703
Collocazione Napoli, collezione Garolla
Tipologia veduta prospettica o a volo d'uccello
Tecnica disegno
Editore Muzio, Michele Luigi; Parrino, Domenico Antonio
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni
Dimensione 13.5 x 19
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD 02 Pacichelli
Bibliografia L. Fino, 'Da Castellammare a Massa. Vedute e costumi della costiera sorrentina. Disegni, acquerelli e stampe dal XVI al XIX secolo”, Napoli 1994; R. Astarita, scheda, in 'Iconografia delle città in Campania. Napoli e i centri della provincia”, a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2006, p. 338.