La produzione di Daniele De Feo si colloca essenzialmente nell’ambiente culturale avellinese. Si espresse, soprattutto come paesaggista, tra la fine dell’Ottocento e il primo quarto del novecento. Molte delle sue opere, quasi tutte in collezioni private, sono andate perdute in seguito al terremoto del 1980. Questa veduta di Avellino è una rara immagine della zona orientale della città, formatasi ai margini del centro storico a partire dalla prima metà del XIX secolo.
Città | Avellino |
Autore | De Feo, Daniele (1851-1925) |
Soggetto | NULL |
Ambito Cronologico | ultimo quarto del XIX sec. |
Collocazione | Avellino, collezione Biondi |
Tipologia | veduta |
Tecnica | olio |
Editore | |
Luogo Edizione | |
Scala | |
Iscrizioni | |
Dimensione | |
Supporto | tela |
Nazione | |
Rif.CD | av031 |
Bibliografia | R. Sica, "Pittori irpini dell'Ottocento", Pratola Serra 2001; C. de Seta - A. Buccaro (a cura di), Iconografia delle città in Campania: le province di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Electa Napoli 2007, p. 166. |