Il disegno della città di Buccino fa parte della raccolta di iconografie di alcuni centri dell’Italia meridionale collazionate dal vescovo agostiniano Angelo Rocca tra il settembre del 1583 e il giugno del 1584 in occasione delle Sacre Visite ai conventi agostiniani compiute al seguito del Priore Generale dell’Ordine. Il vescovo preventivamente aveva inviato a tutti i conventi agostiniani, facenti parte del loro itinerario, un questionario e una scheda nella quale erano contenute le indicazioni per la realizzazione di vedute della città (‘disegno di città ò terra, per poterlo fare intagliare in rame et che sia della grandezza di un quarto di foglio con l’arma della città in un cantone di esso”) che, opportunamente rese conformi, avrebbero fatto parte di un Atlante con testi e relative incisioni. Il programma non ebbe seguito e questi disegni sono conservati a Roma presso la Biblioteca Angelica e l’Archivio Generale Agostiniano. Le vedute, anonime per la maggior parte, in alcuni casi delineano una città trasfigurata e sono caratterizzate da disomogeneità (alcune molto accurate la maggior parte approssimate), ma il loro pregio è nel valore di documentario anche perché sono indicate le fortificazioni, le emergenze civili e religiose, i resti archeologici romani e greci e spesso sono munite di leggenda esplicativa.L’arciprete di Buccino Don Bartolomeo Bardario firma questo disegno. La città posta alle falde del monte Marzano, sorge sull’antica Vulcei già municipio romano e fu feudo dei Lamagna e successivamente dei Caracciolo. La rappresentazione dell’edilizia minore è trattata in maniera elementare e uniforme mentre maggiore cura è dedicata al disegno dell’impianto viario (strade e piazze) e degli edifici più rappresentativi. Una leggenda specifica con chiarezza le principali emergenze della città quali il castello dei conti Lamagna, in posizione elevata e munito di torri, in basso nel rione Santo Spirito, sono riconoscibili le rovine dell’antico tempio romano, la piazza, la cattedrale di Santa Maria, la porta cittadina denominata Consina ed il palazzo nobiliare del duca di Martina allora conte di Buccino. Fuori dalla cinta muraria, sono riportati alcuni edifici religiosi, tra i quali emerge il convento agostiniano risalente al XIII secolo.
Città | Buccino |
Autore | Bardario, Bartolomeo |
Soggetto | NULL |
Ambito Cronologico | 1583-84 |
Collocazione | Roma, Archivio Generale Agostiniano, AGA C. ROCCA P/1 |
Tipologia | veduta prospettica o a volo d'uccello |
Tecnica | disegno |
Editore | |
Luogo Edizione | |
Scala | |
Iscrizioni | in testa: Bucino Pulcinum vel Vulceiana civitas, ut constat ex lapide quodam castri, sive turris mastra.In calce: l'arma della città. Il gallo negro allegro in campo rossoA destra: Don Bartolomeo Bardario Arciprete di Bucino di rozza mano. A destra: Porta consina (sic), monasterium S. Antonij et Heremit (sic), S. Agustini mire magnitudinis cum pulcritudinis, cavallirizza, piazza Horti S. Angelus Borgo, Pozzi (...) con Hospitale, cisterola, S. Maria delle Gratie, monasterio de frati de S. Francesco zoccolanti reformati. A palazzo antico dove habita il Signor Duca di Martina conte di Bucino. B S. Maria sollitta (sic) parrocchia. C il portello. D Porticella. E Portella piccola. F S.ta Maria chiesa maggior olim Cathedrale. G S. Nicola della piazza parrocchiaH S. Giovanni d'Egitto parrocchia. I Torre maestra. K S. Nicola de veterani olim tempio d'Apollo. L S. Spirito priorato. M Porta di S.to Maoro N S.to Giovanni Hierosolimitano commenda e parrocchia O S.ta Croce parrocchia. P Cisternola conserva anticha d'acque. Q Piazzetta de S.to Elia. R Rovine de terremoti e tempo de Calisto PP. Nostro |
Dimensione | 43 x 56 |
Supporto | carta |
Nazione | Italia |
Rif.CD | buccino |
Bibliografia | N. Muratore, P. Munafò, "Immagini di città raccolte da un frate agostiniano alla fine del XVI secolo", Roma 1991, pp. 72-73. |