Tempio di Serapide a Pozzuoli



Immagine di elevata bellezzza sia per il tratto del disegno che per l’incisione, la rappresentazione è un’interessante ricostruzione dell’area archeologica, descritta da una dettagliata legenda. Sono da segnalare inoltre i tre visitatori di cui uno in procinto di fuggire da un serpente.

Città Pozzuoli (Na)
Autore ignoto
Soggetto NULL
Ambito Cronologico 1751-1800
Collocazione
Tipologia veduta
Tecnica stampa
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni nel margine sinistro inferiore: «Filippo Morghen inc.»; per tutta la lunghezza del foglio: «A.S.Ecc: La vicecontessa Guglielmina Glenorchy./ Veduta a ponente degli avanzi d'un insigne edificio in pozzuoli da molti creduto il Tempio di serapide, in cui A. Piazza lastricata di bianchi marmi; B. canale in ogn'intorno per ricevere l'aque piovane e dirigerle fuori l'edificio; C. stanze sacerdotali incrostate di scelti marmi;D. Stanza di Bagni espiatorj; E. tempio Monoptero Sacro a Serapide; F. quattro scalinate per ascendervi; G. Atrio Tetrastilo che introducea un altra fabrica; H. Varj piedistilli per Simulacri diversi; I. Anelli di Bronzo per legarvi le Vittime».
Dimensione 25.3 x 37.3
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD 1847
Bibliografia AA.VV. Itinerari archeologici a Napoli e dintorni. Incisioni della Fondazione «Pagliara» dell’Istituto «Suor Orsola Benincasa» di Napoli con fotografie di Mimmo Iodice, catalogo della mostra, Napoli 1983.