
La didascalia è estremamente esplicativa e riporta le seguenti informazioni: «Pianta che si rilevò dal Regio Architetto D. Francesco Collecini nel suo stato antico allorché per ordine Reale si fece la prima chiusura di muro intorno al R. Bosco montuoso di S. Leucio con le masserie che lo circondano e con quelle poche fabbriche allora esistenti che restavano rinchiuse. Quale chiusura avea per confine nella sua parte orientale l’antica strada pubblica chiamata dell’arco che conduceva a Morrone e dividea il detto monte di S. Leucio dall’altro denominato Monte Briano il quale fu posteriormente anch’esso racchiuso da muro dopo fattosi l’acquedotto de suoi territori appartenenti a diversi proprietari».
La pianta è l’unico disegno di sicura mano di Francesco Collecini, allievo di Vanvitelli. La mappa fu redatta dall’aiuto dell’architetto in occasione della costruzione del muro di recinzione dei territori di San Leucio. L’evento è importante poiché dimostra il primitivo interesse del re per quelle zone come riserva di caccia. Le notizie riferite all’incarico di eseguire la planimetria si ritrovano nel dispaccio reale allegato ad altri incartamenti, datati 1773-74, conservati presso l’Archivio Storico della Reggia di Caserta (v. 3570, p. 157).(Francesca Capano)
| Città | Caserta, frazione di San Leucio |
| Autore | Collecini, Francesco (1723-1805) |
| Soggetto | NULL |
| Ambito Cronologico | 1773-74 |
| Collocazione | Caserta, Archivio Storico della Reggia, Piante planimetriche di edifici e siti dello Stato di Caserta e sue pertinenze sec. XVIII XIX, 56/F |
| Tipologia | pianta |
| Tecnica | disegno |
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| Luogo Edizione | |
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| Iscrizioni | in alto a destra: Pianta che si rilevò dal Regio Architetto D. Francesco Collecini nel suo stato antico allorché per ordine Reale si fece la prima chiusura di muro intorno al R. Bosco montuoso di S. Leucio con le masserie che lo circondano e con quelle poche fabbriche allora esistenti che restavano rinchiuse. Quale chiusura avea per confine nella sua parte orientale l’antica strada pubblica chiamata dell’arco che conduceva a Morrone e dividea il detto monte di S. Leucio dall’altro denominato Monte Briano il quale fu posteriormente anch’esso racchiuso da muro dopo fattosi l’acquedotto de suoi territori appartenenti a diversi proprietari. |
| Dimensione | 78 x 56 |
| Supporto | carta |
| Nazione | Italia |
| Rif.CD | 56Fscheda |
| Bibliografia | Caserta e la sua Reggia. Il museo dell’Opera, a cura della Sovrintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici per le province di Caserta e Benevento, Napoli 1993 Lo ‘bello vedere’ di San Leucio, Caserta 1998; R. Serraglio, L’acqua carolina per l’approvvigionamento idrico di insediamenti produttivi e centri urbani, in Napoli-Spagna. Architetture e città nel XVIII secolo, a cura di A. Gambardella, Napoli 2003; F. Capano, 6. Pianta della collina di San Leucio, in Iconografia delle città in Campania. Le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, a cura di C. de Seta, A. Buccaro, Napoli 2007, p. 209 |