Vera immagine del glorioso Principe…



L’anonima immagine deve considerarsi la prima rappresentazione di Sala Consilina. In basso, in un riquadro a parte, si legge il titolo con la descrizione del noto miracolo dell’immagine di San Michele conservata nell’omonima chiesa nei pressi della città: «Vera immagine del glorioso Principe S. Michele Arcangelo / dipinta nel di lui antico Tempio eretto nel Sacro Eremo della città di Sala in Lucania, da cui dall’anno 1715 sino al presente giorno del 1720, con stupende miracola / più volte abbondevolmente à resudato prodigioso Liquore simigliante a limpidissimo Olio, col quale si sono operati infiniti miracoli, e si sono guarite innumerabili infermità»; segue una legenda in 13 voci. La veduta fu inserita a corredo del testo di Costantino Gatta (1673-1741), noto storico originario di Sala, dal titolo La Lucania illustrata per la miracolosa resudazione dell’antica effige del Glorioso Principe S. Michele Arcangiolo, edito a Napoli da Antonio Abri nel 1723; l’immagine presenta in tutta la parte centrale e superiore una rappresentazione definita sul ben noto modello iconografico del Santo che sottomette il demonio.
La veduta della città, posta in basso, è definita da un punto di vista collocato frontalmente e descrive in maniera piuttosto realistica l’articolazione dell’insediamento urbano lungo il rilievo collinare, con alle spalle i rilievi della Balzata, trascurando completamente di inserire nella rappresentazione la piana sottostante del Tanagro, da poco oggetto di interventi di bonifica. Nell’immagine la città appare sviluppata dal vallone di Sant’Eustachio al convento dei Cappuccini, con a destra in alto il santuario di San Michele, collocato sulla sommità del colle omonimo e raggiungibile attraverso un percorso a tornanti particolarmente evidenziato nella rappresentazione; in molta evidenza viene disegnata la piazza maggiore della città, collocata a valle dell’insediamento. All’interno del fitto tessuto emergono, sottolineate anche in legenda, le emergenze delle chiese più significative: Sant’Eustachio, San Leone, Santo Stefano, San Pietro, Santa Maria (della quale viene particolarmente sovradimensionato il campanile), Santa Maria di Costantinopoli e Santa Maria di Loreto. Quasi in posizione simmetrica al santuario micelita sulla sinistra si nota il complesso del castello di origine longobarda, ricostruito dopo l’assedio di Federico II e in realtà in buona parte distrutto dagli aragonesi alla fine del Quattrocento.
[Maria Iaccarino]

Città Sala Consilina
Autore ignoto
Soggetto Veduta di Sala Consilina
Ambito Cronologico 1720
Collocazione Bari, Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti-Volpi, inv. 22366
Tipologia veduta prospettica o a volo d'uccello
Tecnica stampa
Editore Abri, Antonio
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni Il titolo è in basso, al di fuori del riquadro dell'immagine.
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Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD 1Salabs
Bibliografia E. Spinelli, "Sala nel Settecento. Spaccato di microgeografia storica", Sala Consilina 1983; M. Iaccarino, scheda, in "Iconografia delle città in Campania. Le provincie di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno", a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2007, pp. 329-30.