
La piccola incisione dall’alto dell’antico centro di Pozzuoli fa parte di un atlante contenuto in un volume di 24 fogli, pubblicato nel 1652 (Ager puteolanus…, [Roma], Gio. Jacomo Rossi formis Romae alla Pace, 1652, tav. 7) e composto da 22 tavole, più una carta generale dei Campi Flegrei, incise da Francesco Villamena.
Sebbene sia molto simile, nell’impostazione compositiva e figurativa, al corrispondente particolare della nota carta topografica dei Campi Flegrei, incisa da Mario Cartaro nel 1584, questa veduta – identica, tra l’altro, all’anonima incisione in rame riscoperta da Roberto Almagià presso la Biblioteca Corsiniana e attribuita allo stesso artista viterbese – presenta alcune difformità rispetto alla carta generale, che inducono ad esprimere le medesime perplessità già manifestate da altri studiosi (Giannetti, 1986) rispetto alla «problematica» individuazione di una diretta filiazione dei disegni del Villamena dal Cartaro.
Singolare, sotto quest’aspetto, è ad esempio la raffigurazione della cupola che emerge dal fianco longitudinale della chiesa cattedrale di San Procolo, posizionata sull’estremità occidentale della fabbrica, anziché su quella orientale, come è invece rappresentata nell’Ager Puteolanus del Cartaro.
A parte il Duomo, fuori scala rispetto al contesto urbano e ambientale, nell’incisione del Villamena si legge chiaramente l’impianto originario della città antica, suddiviso in due grandi aree ad alta densità edilizia da un asse principale (attuale via Duomo) che, prolungandosi secondo la direttrice est-ovest oltre la ‘Porta Reale’, si collega con una strada secondaria, verosimilmente corrispondente all’attuale via Gugliemo Marconi.
Analogamente, alla sinistra del campo figurato, è rappresentata la via Regia (attuale corso Matteotti), che superata la chiesa di Gesù e Maria («Aedes Iesu Mariae»), sottopassa l’ingresso principale alla città e confluisce in un largo spazio urbano, corrispondente all’attuale piazza della Repubblica.
A parte il molo, è schematicamente rappresentato anche il borgo sviluppatosi oltre la cinta muraria del cosiddetto ‘castrum’, sulle pendici settentrionali della rocca, mentre è raffigurata più in dettaglio la chiesa di Santa Maria delle Grazie, sorta agli inizi del XVI secolo a ridosso del porto.
| Città | Pozzuoli |
| Autore | ignoto |
| Soggetto | Veduta di Pozzuoli |
| Ambito Cronologico | 1652 |
| Collocazione | Napoli, Società di Storia Patria, SISMICA 07.E. 009. |
| Tipologia | veduta prospettica o a volo d'uccello |
| Tecnica | stampa |
| Editore | Giacomo Rossi |
| Luogo Edizione | |
| Scala | nessuna indicazione |
| Iscrizioni | nessuna |
| Dimensione | 12.7 x 8.6 |
| Supporto | carta |
| Nazione | Italia |
| Rif.CD | 042pz |
| Bibliografia | Almagià 1913; Giannetti 1986; Giamminelli 1987; Colletta 1988; Giamminelli 1991; Di Liello 1993; Alisio 1995. |