Alife



L’immagine rappresentate nel tondo nel manoscritto Regno Napolitano Anotomizzato dalla penna di d. Franc.co Cassiano de Silva Nobile Milanese non ha alcuna similitudine con quella edita nel testo del Pacichelli. Infatti quella a corredo del saggio dell’abate fu eseguita da anonimo autore. La veduta che non presenta, come tutte quelle del manoscritto, altra annotazione se non il titolo in alto, va letta con le note che l’autore riporta al foglio 284. Le informazioni del Cassiano sono rivolte prima alla posizione geografica: non più di due giornate da Napoli … sito nel lembo piano de monti fra Venafro e Telese presso la sponda del Volturno ed irrigata su le due Porte dal fiume Torano. Poi il de Silva accenna all’origine sannitica della città (il primitivo insediamento del V secolo risalirebbe agli Osci, poi assoggetati alla cultura sannitica), alla distruzione romana della città nel IV secolo a.C. e alla conseguente ricostruzione ad opera del console Quinto Fabio Massimo. Il disegnatore non riconosce però l’impianto romano di castrum fortificato ancora chiaramente leggibile nelle strade alifane, ma invece valorizza l’antichità della chiesa, che ospitava il corpo di San Sisto, unica parrocchia all’epoca della rappresentazione. Il piccolo centro apparteneva al feudo di Piedimonte, retto dai Gaetani d’Aragona dal 1620 per i due secoli successivi. Non siamo a conoscenza del motivo per il quale l’autore decise di rappresentare Alife preferendola a Piedimonte. Cassiano, però, per rimediare alla mancanza dell’immagine del centro maggiore, da poche notizie anche della cittadina sede del feudatario, annotando la residenza dell’alto prelato e ovviamente di casa Gaetano; inoltre ci informa de … la scarsezza dei suoi cittadini, non passando il numero di 41 fuochi. Il disegno è gradevole poiché mostra una composizione dell’immagine che dietro le mura civiche, riprese in modo da offrire un’immagine simmetrica con la porta al centro e le torri quadrate ai lati, fa immaginare la pianta quadrangolare della città e della cinta muraria. Anche gli alberi servono ad accentuare la regolarità del disegno. Dietro alle mura si intravede l’edilizia qualificata dal campanile e da qualche edificio a torre. Il tutto incorniciato dai monti del Matese. (Francesca Capano)

Città Alife
Autore Cassiano de Silva, Francesco (attivo tra la fine del XVII e il principio del XVIII secolo)
Soggetto NULL
Ambito Cronologico 1695-1705 ca.
Collocazione Vienna, Österreichische Nationalbibliothek,On Alb 161 a.
Tipologia profilo
Tecnica disegno
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni Al centro in alto 'Alife'
Dimensione 7 (d)
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD al2
Bibliografia G. Amirante, M.R. Pessolano, Immagini di Napoli e del Regno: le raccolte di Francesco Cassiano de Silva, Napoli 2005; F. Capano, 1. Alife, in Iconografia delle città in Campania. Le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, a cura di C. de Seta, A. Buccaro, Napoli 2007, p. 224