L’anonimo autore rappresenta la città in pianta, disegnando l’edificato e la vegetazione in assonometria. L’immagine è tutta improntata alla ricerca di una regolarità, probabilmente suggerita dall’impianto urbano derivante dal castrum, ma si riconoscono esclusivamente un cardo e un decumano, poiché le architetture in alzato non consentono di leggere il resto dell’impianto stradale. La composizione del disegno fa pensare che sia stato tradotto da un’antica platea dei feudatari Gaetani di Laurenzano. Lo spazio dedicato alla legenda è vuoto, è riportato lo stemma della città e la dedica sulla destra. (Francesca Capano)
Città | Alife |
Autore | ignoto |
Soggetto | NULL |
Ambito Cronologico | 1702 |
Collocazione |
Tipologia | veduta prospettica o a volo d'uccello |
Tecnica | stampa |
Editore | Mutio, Michele Luigi |
Luogo Edizione | |
Scala | |
Iscrizioni | |
Dimensione | 12,4 x 17,7 |
Supporto | carta |
Nazione | Italia |
Rif.CD | al1 |
Bibliografia | G. Amirante, M.R. Pessolano, Immagini di Napoli e del Regno: le raccolte di Francesco Cassiano de Silva, Napoli 2005; F. Capano, 2. Alife, in Iconografia delle città in Campania. Le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, a cura di C. de Seta, A. Buccaro, Napoli 2007, p. 224 |