Altavilla



Il disegno acquerellato appartiene allo splendido album manoscritto, dal titolo “Regno Napolitano anotomizzato dalla penna di D. Franc.co Cassiano de Silva…”, databile 1695-1705 ca. Dopo i lavori realizzati per Antonio Bulifon e per le guide del Parrino, Cassiano de Silva tra 1695 e 1705 viaggia nel regno per una serie di incarichi amministrativi e per redigere le tante rappresentazioni in primo luogo destinate ai volumi del Regno di Napoli in prospettiva; alla fine degli anni novanta del secolo lo spagnolo si proponeva come il maggiore esperto nel campo della rappresentazione delle città del meridione: questa sua specializzazione, il materiale iconografico da lui raccolto e la grande abilità dimostrata sono alla base delle commesse e della stesura dei quattro album manoscritti, composti nel primo decennio del XVIII secolo, di cui tre dedicati al viceregno. L’atlante databile 1695-1705 ca., dedicato al conte Daun, viene presentato come il frutto di un impegno decennale concluso nel 1705; alla base della sua concezione è la volontà di restituire una quanto più esaustiva descrizione del territorio e degli insediamenti urbani del regno per promuoverne la conoscenza presso la corte imperiale austriaca.
Come è caratteristica ricorrente delle immagini di Cassiano de Silva, anche in questo caso la scelta della posizione e dell’altezza del punto di vista permettono una rappresentazione frontale dell’insediamento collinare; la veduta in prospettiva non permette di leggere la tessitura viaria della città, strutturata sulla spina centrale di via Solimene. Il disegno acquerellato costituisce comunque un documento di notevole interesse per una lettura complessiva dell’insediamento, evidenziato nella sua natura di borgo fortificato; in grande evidenza è la mole rialzata del castello, del quale vengono attentamente raffigurati la cinta muraria con la torre angolare, la definizione architettonica delle due ali dell’edificio principale, la torre in sommità. La cinta muraria del borgo è attentamente delineata nelle sue parti principali, evidenziando la presenza delle tre porte di San Biagio, di Sant’Egidio – di fronte alla quale è ubicato in punto di vista – e di Suso, caratterizzate dalla presenza delle torri circolari ai lati; l’edificato all’interno delle mura è restituito in modo efficace, sottolineando la presenza, all’interno del tessuto comune, delle emergenze architettoniche, in primo luogo le chiese: a monte della porta occidentale si individua chiaramente San Biagio, al centro della città Sant’Antonino, verso il lato orientale la badia di Sant’Egidio. Con particolare attenzione viene inoltre raffigurata la zona extra moenia, sottolineando ancora una volta l’importanza di una serie di centri religiosi all’interno del territorio, spesso inoltre collocati lungo le vie di accesso al borgo; sulla sommità del colle si individuano a occidente il complesso di San Francesco e Sant’Antonio, oggi non più esistente, mentre a destra sono indicate la SS. Annunziata, abbandonata dal XIX secolo, la struttura del Carmine e la chiesa di Montevergine. A sud dell’abitato, oltre il primissimo piano ideale riferimento al punto di vista adottato, sono raffigurati a sinistra la Madonna delle Grazie e a destra un mulino sul Calore.
[Maria Iaccarino]

Città Altavilla
Autore Cassiano de Silva, Francesco (attivo tra la fine del XVII e il principio del XVIII secolo)
Soggetto Veduta di Altavilla
Ambito Cronologico 1695-1705 ca.
Collocazione Vienna, Österreichische National Bibliothek, coll. On Alb 161 a
Tipologia veduta prospettica o a volo d'uccello
Tecnica disegno
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni In alto al centro è inserito il titolo.
Dimensione 13,5x25
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD 1altavillabs
Bibliografia G. Amirante, M.R. Pessolano, "Immagini di Napoli e del Regno. Le raccolte di Francesco Cassiano de Silva", Napoli 2005; M. Iaccarino, scheda, in "Iconografia delle città in Campania. Le provincie di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno", a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2007, p. 325.