Amalfi vista dalla grotta dei Cappuccini



La veduta di Amalfi dai cappuccini, presumibilmente inaugurata da Faber, Fries e Catel, è uno dei soggetti più sfruttati, soprattutto dalla Scuola di Posillipo, nell’ambito del repertorio iconografico amalfitana. In questo disegno si distingue il nucelo urbano a ridosso del capo di Atrani con la torre di S. Francesco e l’omonimo monastero (oggi trasformato nell’albergo Luna) con il campanile della chiesa di S. Antonio (1220). In alto sulle pendici del monte Aureo l’ex convento di S. Lorenzo in Piano (trasformato nell’Ottocento in cimitero) e sulla sommità la torre dello Ziro (1480).

Città Amalfi
Autore Schilbach, Johann Heinrich (1798-1851)
Soggetto NULL
Ambito Cronologico 1825
Collocazione Darmstadt, Hessisches Landesmuseum, inv. hz 749
Tipologia veduta
Tecnica disegno
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni in calce: Amalfi
Dimensione 43.7 x 58.8
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD Ric 34
Bibliografia Fino L., 'La Costa d’Amalfi ed il Golfo di Salerno”, Grimaldi, Napoli 1995. Ricciardi M., 'La costa d’Amalfi nella pittura dell’Ottocento”, De Luca, Salerno, 1998. Richter D. (a cura di), 'Alla ricerca del sud. Tre secoli di viaggi ad Amalfi nell’immaginario europeo, Nuova Italia, Firenze, 1989. Ruotolo R., 'La scuola di Posillipo”, Franco Di Mauro, Sorrento 2002.