Il disegno, a matita e inchiostro marrone su carta bianca, costituisce la prima veduta assonometrica della città di Benevento. Questa preziosa fonte iconografica fa parte della raccolta di disegni manoscritti che il frate agostiniano Angelo Rocca collazionò alla fine del XVI secolo per realizzare una sorta di Atlante di Città. Pur se rappresentata in una forma piuttosto schematica la veduta consente di rilevare lo stato del tessuto edilizio del centro di Benevento prima dei due terremoti del 1688 e del 1702. L’orientamento rispetta l’impostazione canonica successivamente codificata dal Casselli nel Settecento, mentre – a parte il profilo e l’intero circuito del pomerio urbano – di particolare importanza sono i dettagli relativi alla chiesa di S. Sofia ed al teatro romano. Della chiesa di S. Sofia si nota l’atrio porticato prospiciente la via Magistrale (successivamente sostituita dal corso Garibaldi), che dopo il 1702 per i danni subiti in seguito al terremoto fu completamente sostituito da un nuovo atrio ad esedra, con una fontana monumentale addossata sul perimetro esterno. Dell’antico teatro, invece, va sottolineata la precisa individuazione della specifica tipologia architettonica, considerato che ancora verso la fine del Settecento esso era creduto un anfiteatro.
Città | Benevento |
Autore | ignoto |
Soggetto | NULL |
Ambito Cronologico | 1590 circa |
Collocazione | Roma, Biblioteca Angelica [Raccolta di Angelo Rocca, inv. BSNS 56/57] |
Tipologia | veduta prospettica o a volo d'uccello |
Tecnica | disegno |
Editore | |
Luogo Edizione | |
Scala | |
Iscrizioni | |
Dimensione | 30,5x42,5 |
Supporto | carta |
Nazione | Italia |
Rif.CD | bn028 |
Bibliografia | E. Guidoni, Storia dell'urbanistica. Il Medioevo, Bari 1991, p. 59 e fig. 73; N. Muratore, P. Munafò, Immagini di città raccolte da un frate agostiniano alla fine del XVI secolo, Roma 1991, pp. 52-53; M. Aceto, Le piazze storiche di Benevento attraverso la cartografia illustrata e catastale della città, in "Storia dell'Urbanistica. Campania", n. IV, 1997, p. 41 e 36 fig. 1. |