Calatia



Nel Theatrum civitatum nec non admirandorum Neapolis et Siciliane Regnorum di Blaeu edito nel 1663 la città è riproposta da una veduta a volo d’uccello, e ritorna ad essere esclusivamente debitrice a quella delle Civitates: infatti il territorio circostante è ampiamente rappresentato. In posizione quasi centrale appare l’impianto urbano che è di forma quadrata con le strade regolari ben visibili, l’asse maggiore è quello su cui si apre la piazza più ampia, quella della cattedrale.
La veduta si differenzia in parte dal primo prototipo solo nella forma degli apparati didascalici (in basso al centro Amstelodami Johannes Blaeu esxcudebat: a sinistra in basso il cartiglio: CALATIA vulgo CAIAZZO in alto a sinistra lo stemma vuoto); la leggenda posta sul margine inferiore, suddivisa dall’iscrizione, presenta più voci di quelle riportate nell’edizione di Braun e Hogemberg, come a voler mostrare un aggiornamento. (Francesca Capano)

Città Caiazzo
Autore Ignoto
Soggetto Veduta di Caiazzo
Ambito Cronologico 1663
Collocazione Bologna, Biblioteca Universitaria, c.55
Tipologia veduta prospettica o a volo d'uccello
Tecnica stampa
Editore Blaeu, Jan
Luogo Edizione
Scala mancante
Iscrizioni in basso al centro: Amstelodam Johannes Blaeu esxcudebata sinistra in basso il cartiglio: CALATIA vulgo CAIAZZO
Dimensione 15 x 19
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD cz5
Bibliografia M.B. Betazzi, Imago Calatie, in «Storia, memoria, identità, il caso della Campania» a cura di F. Cortese, a.I, n.I, aprile 2003; F. Capano, 16. Calatia, in Iconografia delle città in Campania. Le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, a cura di C. de Seta, A. Buccaro, Napoli 2007, p. 228.