
La prima rappresentazione di Caserta si trova nel primo dei tre volumi de Il Regno di Napoli in Prospettiva opera di fondamentale importanza per la quantità di immagini proposte dall’autore Giovan Battista Pacichelli, edita a Napoli a partire dal 1702 nella Stamperia di Michele Luigi Mutio. L’autore dell’immagine è sicuramente Francesco Cassiano de Silva, come confermano i recentissimi studi di Amirante e Pessolano.
La città è rappresentata come l’insieme dei casali che la componevano a cavallo tra i secoli XVII e XVIII. La legenda riporta i nomi di alcuni tra i tredici casali, noti all’epoca della edizione della veduta: Caserta Vecchia, ovvero la sede della diocesi denominata ‘Corpo della città”, – per questo citata per prima, nonostante l’impervio insediamento la rendesse sede scomoda cui fu preferito il villaggio Torre, di cui a breve diremo – Mezzano, Puccianello, Briano, Santa Barbara, San Benedetto, Pozzovetere.
Al centro del disegno è posto il villaggio Torre il cui nome deriva dalla presenza in pianura dell’antica torre dei Guevara, poi trasformato in palazzo comitale. Va annotato che la nomenclatura dell’insediamento non è presente nella legenda, ma sono annotate le emergenze del sito, ovvero, la sede del feudatario su citata (Palazzo dei Principi) e il Palazzo Vescovile di Falciano, residenza in pianura e quindi più comoda del vescovo. Il palazzo occupa quindi la posizione preminente nella veduta: l’immagine propone il complesso in seguito alla sontuosa trasformazione del palazzo feudale in sontuosa residenza dei principi Acquaviva. Il palazzo è infatti ricordato da Celestino Guicciardini (Monachi Coelestini Mercurius Campanus precipua Campanile Felicis loca indicans et perlustrans, 1667) come villa rinascimentale che nulla aveva da invidiare alle ville tuscolane romane. Il palazzo con un artificio grafico è in evidente fuori scala e raffigurato secondo l’asse est-ovest, con l’osservatore posto a sud, in modo da presentare il palazzo Acquaviva, oramai Gaetani, al centro dei casali ed in primo piano i tanto magnificati giardini, che sono però semplicisticamente rappresentati da un puntinato che accenna a viali rettilinei. Ancora nella legenda sono riportati i complessi religiosi di San Pietro ad Montes, il convento dei Cappuccini, il complesso francescano di Santa Lucia. Questa resta l’unica immagine fino ad ora nota del centro casertano prima degli interventi vanvitelliani e per questo documento indispensabile di indagine (Francesca Capano)
| Città | Caserta |
| Autore | Cassiano de Silva, Francesco (attivo tra la fine del XVII e il principio del XVIII secolo) |
| Soggetto | Caserta e i casali |
| Ambito Cronologico | 1702 |
| Collocazione |
| Tipologia | veduta prospettica o a volo d'uccello |
| Tecnica | stampa |
| Editore | Mutio, Michele Luigi |
| Luogo Edizione | |
| Scala | |
| Iscrizioni | Caserta, in alto al centro; nel cartiglio a destra All'Illustr.mo Sig. Monsig.r D. Giuseppe Schinosi Vescovo di Caserta; Lo Lo stemma a sinistra è stato lasciato in bianco |
| Dimensione | 12.4 x 17.7 |
| Supporto | carta |
| Nazione | Italia |
| Rif.CD | 1703 |
| Bibliografia | Giovan Battista Pacichelli, Il Regno di Napoli in Prospettiva …, Napoli, 1703, ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore, Bologna, 1775; R. Carafa, 'Genesi e sviluppo di Caserta nuova: secoli XVIII - XX”, in G. de Nitto, G. Tescione, 'Chiesa e società, vescovi clero e vita religiosa”, Napoli, 1985; Aa. Vv., 'Caserta e la sua Reggia. Il museo dell’Opera”, a cura della Sovrintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici per le province di Caserta e Benevento, Napoli 1993; G. Amirante e M.R. Pessolano, Immagini di Napoli e del Regno. Le raccolte di Francesco Cassiano de Silva, Napoli 2005. F. Capano, 2. Caserta, in Iconografia delle città in Campania. Le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, a cura di C. de Seta, A. Buccaro, Napoli 2007, p. 208 |