Duomo di Castellammare



L’acquerello pregevole di Alessandro La Volpe, segnato come Tav. XXI, e che riporta a margine, in basso a destra la firma dell’autore «A. La Volpe», ci permette di ammirare lo splendido Duomo di Castellammare e lo slargo antistante, l’attuale piazza Municipio. La veduta risulta particolarmente vibrante per il rapido tocco impressionistico e per i toni, ora chiari, ora accesi e densi, da considerarsi un’altra preziosa testimonianza della squisita maniera pittorica napoletana nell’Ottocento. Della Cattedrale è possibile ammirare l’orologio e il bel campanile costruito nel 1782. Nel dipinto si possono notare alcune interessanti emergenze architettoniche già presenti nello slargo antistante la Cattedrale, allora denominato piazza San Francesco; oltre al Duomo, infatti, viene ripreso il Palazzo Farnese, attuale sede del Municipio, che si sviluppava allora su due livelli alla destra dell’edificio religioso, e il palazzo detto del Seminario, ex convento dei francescani, di cui si evidenzia la mole svettante alla destra del Palazzo Farnese; non era invece ancora presente la splendida Canestra e la bella Cassarmonica, opera di Eugenio Cosenza, costruite non prima del XX secolo dopo la colmata a mare e la riduzione della linea di costa. [g.m.]

Città Castellammare di Stabia
Autore La Volpe, Alessandro (1820-1887)
Soggetto Castellammare di Stabia
Ambito Cronologico metà secolo XIX
Collocazione Napoli, collezione privata
Tipologia veduta
Tecnica acquerello
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni L'acquerello è segnato come Tav. XXI, e riporta a margine, in basso a destra la firma dell’autore «A. La Volpe»
Dimensione 22 x 28
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD CM 15
Bibliografia Lucio Fino, Da Castellammare a Massa : vedute e costumi della costiera sorrentina. Disegni, acquarelli e stampe dal 16. al 19. secolo. Ed.Grimaldi, Napoli 1994