Forma Urbis Neapolis | FUN

> La mappa digitale di Neapolis

> Bibliografia di riferimento

A partire dagli studi di Cesare de Seta, fondatore del Centro nel 1996, fino a quelli di Alfredo Buccaro e della sua équipe, nel corso di quasi un trentennio il CIRICE ha potuto sperimentare le più avanzate metodologie d’indagine in materia di analisi dell’immagine storica della città europea.

La retrodatazione, ormai acquisita sulla base delle più recenti scoperte archeologiche, della fondazione di Neapolis all’ultimo quarto del VI secolo a.C., richiedeva da tempo un’analisi puntuale della genesi del tracciato al fine di valutare i reali fattori urbanistici che furono alla base dell’atto fondativo della Nea-Pòlis e di individuarne la probabile matrice geometrica, evitando così imbarazzanti commistioni tra i più rigorosi studi accademici e scientifici e taluni racconti leggendari o fantasiosi. Sino ad oggi, infatti, non erano stati chiariti molti punti su un tema così controverso.

Il progetto Forma Urbis Neapolis (2021-2023), di cui presentiamo la mappa digitale, ha assunto sin dall’inizio tale obiettivo ed è stato eseguito con il sostegno dell’Università di Napoli Federico II, dell’Assessorato al Governo del Territorio della Regione Campania, della Fondazione Banco di Napoli e della Scabec Spa, avendo anche esito nel volume di Alfredo Buccaro, Alfonso Mele e Teresa Tauro dal titolo Forma Urbis Neapolis. Genesi e permanenza del disegno della città greca (Napoli, sett. 2023, edizioni arte’m).

Il gruppo di ricerca del CIRICE ha affrontato la difficile indagine sulla forma urbis della colonia greca di Neapolis nella fase di passaggio dal primo insediamento arcaico, ubicato sul colle di Pizzofalcone, alla città tardo-arcaica sorta sul pianoro dell’attuale centro antico, mettendo a sistema tutti i dati bibliografici, documentari e archeologici sinora noti con quanto (e non era poco, anche se mai indagato) ritrovabile nei segni offerti dalla cartografia storica attraverso l’uso delle metodologie e degli strumenti divenuti ormai fondamentali nel campo della Digital Urban History, come il Geographic Infomation System, noto come GIS.

Dal momento che il tessuto di Napoli antica costituisce ancora il cuore della città contemporanea, si riconosce in ciò un fenomeno unico di ‘permanenza’ del piano originario di fondazione, una sorta di ‘documento di pietra’, scritto e sovrascritto nel corso di quasi tre millenni, un palinsesto di segni e di memorie che ogni giorno è ancora sotto i nostri occhi e i nostri piedi, da interpretare nella sua complessità, quasi come un foglio di Leonardo.

Una lunga attività di analisi storico-critica dei dati ha consentito di comporre, come in un puzzle, tutte le ‘tessere’ sinora disponibili, in tanti casi poco note o addirittura sconosciute, formando un ricco database grafico e alfanumerico. L’approccio scientifico è, in effetti, quello da noi già adottato in occasione del progetto Naples Digital Archive. Moving Through Time and Space (2018-2020), svolto dal CIRICE con la Bibliotheca Hertziana, che aveva già consentito di comprendere le grandi potenzialità della tecnologia GIS ai fini della costruzione di una banca dati storico-documentaria e cartografica della città: la mappa digitale di Neapolis greca aggiunge ora a quello studio il layer relativo alla fase più antica della città, a sua volta articolato su più livelli.

Attingendo a tutti i rinvenimenti archeologici sinora noti, all’ampio repertorio documentario di età moderna, alla sterminata bibliografia e alla cartografia storica urbana opportunamente georeferenziata, è stato possibile elaborare la mappa digitale di Neapolis, da intendersi come una ‘scatola aperta’ implementabile in ogni momento e quindi in continuo divenire.

Ci si è posti il duplice obiettivo dell’archiviazione dei dati e della restituzione grafica di tutte le tracce e delle ipotesi sostenibili circa il tracciato di fondazione greca, il percorso e la tipologia del recinto murario e i principali poli architettonici dell’epoca antica. Un contributo fondamentale alla formazione della mappa è stato offerto dagli studi sulla geomorfologica urbana, utili alla comprensione del rapporto tra il disegno urbanistico e i caratteri originari del sito, come pure dal catalogo aggiornato dei siti di scavo.

Nell’indagine sul disegno della Città greca sono stati tenuti in debito conto i fattori teorici, funzionali e tipologici che hanno ispirato le scelte urbanistiche coloniali, cercando di pervenire alle ipotesi maggiormente sostenibili sulla generale forma urbana, sulla localizzazione degli impianti pubblici, sulla distribuzione e forma delle residenze all’interno degli isolati, sull’andamento delle mura in rapporto alla morfologia del suolo, sull’ubicazione delle porte e delle necropoli cittadine.

Con il progetto Forma Urbis Neapolis è stata colta, quindi, la sfida di compendiare tale complessa analisi sia nel volume a stampa – nel solco della solida tradizione storiografica su Neapolis – sia nella mappa digitale interattiva, atta ad offrire a studiosi, studenti, pubbliche istituzioni e cittadini un nuovo formidabile strumento di ricerca e di valorizzazione del nucleo originario del più grande centro storico d’Europa, Patrimonio UNESCO dal 1995.

 

Direzione del progetto
Alfredo Buccaro
Teresa Tauro

Coordinamento scientifico 
Alfredo Buccaro
Alfonso Mele
Teresa Tauro

Enti promotori
Università di Napoli Federico II
CIRICE | Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea
Fondazione Banco Napoli
Scabec spa

Collaborazione scientifica
Raffaele Amore
Francesca Capano
Maria Ines Pascariello
Alessandra Veropalumbo
Massimo Visone

Consulenza scientifica
Lucio Amato | Tecno In s.p.a
Francesca Longobardo | APOIKIA s.r.l.
Aurora Lupia | APOIKIA s.r.l.

Digital Humanities Scientists
Mirella Izzo
Mariangela Terracciano