
L’analitica veduta raffigura il Teatro Grande dalla sommità della gradinata; in primo piano la scena con il ‘porticus post scaenam’ sul fondo, una piazza quadrata porticata dove, come è noto, sostavano gli spettatori negli intervalli o in caso di maltempo. Il cosiddetto quadriportico dei teatri fu uno dei primi edifici ad essere messo in luce, aperto al pubblico e ben presto fatto oggetto di una vasta produzione di vedute secondo i topoi fissati dal Piranesi. La stampa è contenuta nell’opera parigina Ruines de Pompéi del Mazois, opera di eccezionale importanza per l’accuratezza delle descrizioni e dei rilievi delle rovine.[Petrana Miltenov]
| Città | Pompei |
| Autore | Frommel, Carl (1789-1863) |
| Soggetto | NULL |
| Ambito Cronologico | 1839 |
| Collocazione | Napoli, Biblioteca Nazionale, B. Branc. 168B11-13 |
| Tipologia | veduta |
| Tecnica | stampa |
| Editore | Didot, Firmin (eredi) |
| Luogo Edizione | |
| Scala | |
| Iscrizioni | |
| Dimensione | 29.5 x 44.2 |
| Supporto | |
| Nazione | Italia |
| Rif.CD | Pm37 |
| Bibliografia | D. Romanelli, 'Viaggio a Pompei e a Pesto e di ritorno ad Ercolano ed a Pozzuoli”, 2 voll., Milano 1831; 'Pompei ed Ercolano attraverso le stampe e gli acquerelli del '700 e '800”, a cura di G. Maggi, catalogo della mostra (Napoli, 1958), Napoli 1959; HB. Van der Poel, 'Corpus topographicum Pompeianum. Bibliography”, Roma 1977; C. Robotti, 'Immagini di Ercolano e Pompei. Disegni, rilievi, vedute dei secoli XVIII e XIX”, Napoli 1987; L. Fino, 'Ercolano e Pompei. Vedute neoclassiche e romantiche”,Napoli 1988; P. Miltenov, scheda, in 'Iconografia delle città in Campania. Napoli e i centri della provincia”, a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2006, p. 298. |