Isola di Capri



La pianta può essere considerata la prima mappa archeologica dell’isola: infatti l’autore, dopo lunghi studi basati sugli scavi condotti dall’Ispettore dei Monumenti Feola, redige tale pianta sulla base del manoscritto “rapporto Feola” del 1830. In questa mappa si osserva una restituzione precisa dei grandi complessi romani delle villae, a cui sono aggiunti altri episodi significativi quali castelli, torri, fortificazioni e la Certosa, unitamente a numerose indicazioni toponomastiche estremamente utili alla lettura del territorio.

Città Capri
Autore ignoto del sec. XIX
Soggetto Isola di Capri
Ambito Cronologico 1834
Collocazione Napoli, Biblioteca Nazionale, XXIX A38
Tipologia pianta
Tecnica stampa
Editore
Luogo Edizione
Scala 1: 7000 palmi
Iscrizioni in calce al centro:
Dimensione 13,8 x 24,8
Supporto carta
Nazione
Rif.CD 1283
Bibliografia G. Cantone, B. Fiorentino, G. Sarnella, "Capri la città e la terra", Napoli 1982; C. de Seta, "Capri", Torino 1983; G. Alisio, "Napoli nel Seicento. Le vedute di Cassiano de Silva", Napoli 1984; AA.VV., "Il mito e l'immagine. Capri, Ischia e Procida nella pittura dal '600 ai primi del '900", Torino 1988; T. Colletta (a cura di), "Capri (Napoli)", Napoli 1989; L. Fino, "Capri nelle stampe. Vedute, costumi e scene di vita popolare", Napoli 1990; G. Alisio (a cura di), "Capri nell'Ottocento. Da meta dell'anima a mito turistico", Napoli 1994; A. Basilico Pisaturo, "Pittori a Capri 1850-1950", Capri 1997; C. de Seta - A. Buccaro (a cura di), Iconografia delle città in Campania, Napoli e i centri della provincia, Electa Napoli 2006, p. 364.