Quest’incisione è costituita da una veduta prospettica e da una pianta topografica dell’isola. Rispetto al disegno acquerellato realizzato da Cassiano de Silva alla fine del Seicento, la veduta risulta maggiormente rispondente alla realtà. La scala di San Francesco assume proporzioni più vicine a quelle reali, mentre il nucleo medievale del paese, caratterizzato dalla trasformazione della chiesa di Santo Stefano, modificata ad opera di Francesco Antonio Picchiatti nel 1685 e completata dall’amalfitano Marziale Desiderio alla fine del secolo, appare dominato dal Castiglione, sorto su una precedente villa romana. Altre emergenze architettoniche sono costituite dal complesso urbano di Anacapri e, sulla punta nord-occidentale, dalla trecentesca torre di Damecuta. [Olga Ghiringhelli].
| Città | Capri |
| Autore | ignoto |
| Soggetto | Isola di Capri |
| Ambito Cronologico | 1696 |
| Collocazione | Napoli, collezione Grimaldi |
| Tipologia | pianta |
| Tecnica | stampa |
| Editore | Coronelli, Vincenzo Maria |
| Luogo Edizione | |
| Scala | scala di passi 500 |
| Iscrizioni | in testa a destra: |
| Dimensione | 20.6 x 27.8 |
| Supporto | carta |
| Nazione | Italia |
| Rif.CD | ca 02 |
| Bibliografia | E. Petraccone , "L'isola di Capri", Bergamo 1931; G. Cantone, B. Fiorentino, G. Sarnella, "Capri. La città e la terra", Napoli 1982; C. de Seta, "Capri", Torino 1983; "Capri", a cura di T. Colletta, Napoli 1989; L. Fino, "Capri nelle stampe. Vedute, costumi e scene di vita popolare", Napoli 1990; S. Borà, "I nomi di Capri. Origine e storia di strade, corti e dintorni", Capri 1992; O. Ghiringhelli, scheda, in "Iconografia delle città in Campania. Napoli e i centri della provincia", a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2006, p. 351. |