Isola di Capri



L’incisione su rame, può essere considerata la prima mappa archeologica dell’isola: infatti l’autore, dopo lunghi studi basati sugli scavi condotti da Giuseppe Feola, ispettore delle antichità dell’isola e soprintendente degli scavi di antichità del Regno, redige tale pianta sulla base del “Rapporto sullo stato attuale dei ruderi augusto-tiberiani nell’isola di Capri” redatto nel 1830. In questa carta topografica si osserva una restituzione precisa dei grandi complessi romani delle villae descritte da Tacito (le famose dodici ville di Tiberio, già individuate sulla mappa disegnata da Alessandro d’Anna ed incisa su rame da Benedetto Cimarelli per il testo di Norbert Hadrawa “Ragguagli di varii scavi e scoverte di antichità fatte nell’isola di Capri dal Sig. Hadrawa e dal medesimo comunicate per lettera ad un suo amico in Vienna”, Napoli 1793), a cui sono aggiunti altri episodi significativi quali castelli, torri, fortificazioni e la Certosa, unitamente a numerose indicazioni toponomastiche estremamente utili alla lettura del territorio. [Olga Ghiringhelli]

Città Capri
Autore ignoto
Soggetto Pianta geografica dell'Isola di Capri
Ambito Cronologico 1834
Collocazione Napoli, Biblioteca Nazionale , Sezione Napoletana, Vesuviane, XXIX A 38.
Tipologia pianta
Tecnica stampa
Editore
Luogo Edizione
Scala 1:7000 palmi
Iscrizioni in calce al centro:
Dimensione 13.8 x 24.8
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD ca 42
Bibliografia "Capri", a cura di T. Colletta, Napoli 1989; L. Fino, "Capri nelle stampe. Vedute, costumi e scene di vita popolare", Napoli 1990; S. Borà, "I nomi di Capri. Origine e storia di strade, corti e dintorni", Capri 1992; O. Ghiringhelli, scheda, in 'Iconografia delle città in Campania. Napoli e i centri della provincia”, a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2006, p. 364.