La Città Altra (2018)

Please wait while flipbook is loading. For more related info, FAQs and issues please refer to DearFlip WordPress Flipbook Plugin Help documentation.

La città altra
Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità

a cura di Francesca Capano, Maria Ines Pascariello e Massimo Visone
Napoli, FedOA – Federico II University Press, 2018
collana: Storia e iconografia dell’architettura, delle città e dei siti europei
2098 pp., ill.

ISBN 9788899930035
DOI: 10.6093/9788899930035

Questo volume propone un ricco corpus di contributi sulla ‘Città Altra’, un tema sinora poco battuto ma degno di tutta la nostra attenzione, che s’impone sulla scena della storiografia internazionale, moderna e contemporanea, per la sua innegabile attualità. Nel corso della storia, la città ha dovuto sempre fare i conti con le ‘alterità’ sociali, ossia con i privilegi di classe e, conseguentemente, con la discriminazione e l’emarginazione delle minoranze, dei meno abbienti, degli stranieri, insomma con le diversità di status, di cultura, di religione. Sicché il tessuto urbano ha finito per strutturarsi anche in funzione di quelle diseguaglianze, oltre che dei luoghi strategici per l’esercizio del potere, del controllo politico, militare o sociale, degli spazi per la reclusione, per l’isolamento sanitario o per il rimedio ‘temporaneo’ alle catastrofi. Dai primi ritratti di città elaborati e diffusi sul principio del Quattrocento per fini di esaltazione politica o per la propaganda religiosa e per scopi devozionali, che spesso, attraverso tecniche grafiche sempre più raffinate, falsano o addirittura negano la vera immagine urbana, si giunge, all’alba della storia contemporanea, al nuovo significato dato dalla topografia scientifica e dai nuovi metodi di rappresentazione, atti a svelare la struttura e il paesaggio urbano nella loro oggettività, spesso cruda e inaspettata per quanti, prima di allora, avessero conosciuto la città attraverso il filtro dell’iconografia ‘di regime’. La rappresentazione dell’immagine urbana mostra ancora oggi le contraddizioni di una comunità che a volte include, e persino esalta, le diversità, altre volte le respinge, tradendo il malessere di una difficile integrazione.