La città di Sorieto in Piano



Il disegno a inchiostro è una veduta prospettica a volo d’uccello della città da nord: in alto è lo stemma a cinque losanghe su campo rosso, in basso la rosa dei venti, sulla sinistra una scarna legenda. Si tratta della più antica testimonianza grafica su Sorrento, che risulta pertanto di grande interesse dal punto vista storico, urbanistico e architettonico, poiché documenta in maniera dettagliata l’impianto urbano ippodameo, alcuni edifici monumentali poi scomparsi o trasformati, ma anche i vari tipi di colture presenti nelle insulae intra-moenia, le diverse pratiche di pesca in uso nei due borghi marinari di Marina Grande (a destra) e Marina Piccola (a sinistra), i ruderi di epoca romana con parti di muri in opus reticulatum visibili sotto l’antico convento di San Giorgio.
La fedeltà topografica e il tratto ben delineato consentono di leggere il tracciato della nuova cinta muraria, o più precisamente il rimodernamento di quella esistente con quattro nuovi bastioni fatti costruire sul lato occidentale e meridionale a seguito dell’invasione saracena del 1558: particolare che consente di datare la veduta ad un’epoca immediatamente successiva al triste avvenimento. Sono individuate inoltre due porte cittadine (del Piano o Maggiore o di Sant’Antonino e quella di Parsano o San Baccolo) e i principali edifici civili (il Castello turrito; i sedili di Porta e Dominova) e religiosi (il Duomo con il campanile a quel tempo a tre livelli, del quale è riportato finanche il caratteristico fornice adorno di colonne al piano terra; San Francesco; Sant’Antonino; l’Annunziata; San Paolo; il monastero di San Giorgio, poi San Vincenzo, sul ciglio del costone e, fuori le mura, la chiesa del Carmine e il cosiddetto borgo o largo di Porta dove si teneva il mercato.
L’anonima veduta può essere considerata un prototipo per le future rappresentazioni di Sorrento, quali quelle di Cassiano de Silva, Giovan Battista Pacichelli e Vincenzo Coronelli che pure posizioneranno il loro ideale punto di vista in mare al centro del Golfo.
[Rossano Astarita]

Città Sorrento
Autore ignoto
Soggetto Sorrento. Veduta a volo d'uccello
Ambito Cronologico 1570-1580 ca.
Collocazione Roma, Biblioteca Angelica, BSNS 56/88
Tipologia veduta prospettica o a volo d'uccello
Tecnica stampa
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni Il titolo è in alto; alla sua destra, lo stemma della città. In basso è inserita una rosa dei venti.
Dimensione 31,4 x 65
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD 01 Rif_Scheda 1
Bibliografia M. Perone, "Una veduta cinquecentesca di Sorrento alla Biblioteca Angelica di Roma", in «Il disegno di architettura», n. 2, 1990, pp. 44-45; N. Muratore, P. Munafò, "Immagini di città raccolte da un frate agostiniano alla fine del XVI secolo", Roma 1991; L. Fino, "Da Castellammare a Massa. Vedute e costumi della costiera sorrentina. Disegni, acquerelli e stampe dal XVI al XIX secolo", Napoli 1994; R. Astarita, scheda, in 'Iconografia delle città in Campania. Napoli e i centri della provincia”, a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2006, p. 331.