Le Vésuve vu du Fort del Granatello



Il dipinto riprende l’inquadratura di una veduta di Lusieri del 1784 ma con il punto di vista spostato dalle cave della Reale Petriera del Granatello al forte del Granatello, escludendo così dalla visuale il palazzo Reale di Portici.
In primo piano è rappresentato l’incrocio tra la via Marina (attuale via Consiglio) e via Cecere (attuale via Roma) che, a confine tra Portici ed Ercolano, collegava anticamente il Miglio d’Oro con il forte del Granatello (oggi scomparso). Sulla destra è visibile villa Consiglio (già Renna) che con la sua sagoma nasconde villa Passaro.
Dalla veduta è stata ricavata un’incisione su rame (14,8 x 19,3) edita a Parigi nel 1828 e contenuta nel volume di Turpin de Crissé “Souvenirs du Golfe de recueillis en 1808, 1819 et 1824”. [Gaetano Amodio]

Città Portici
Autore Turpin de Crissè, Lancelot Theodore (1782-1859)
Soggetto Portici
Ambito Cronologico 1827
Collocazione Gray, Musée Baron-Martin
Tipologia veduta
Tecnica olio
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni siglato e datato: T.T. (con la corona) 1827
Dimensione 40.5 x 54
Supporto tela
Nazione Italia
Rif.CD 071V
Bibliografia P. Bédarida, scheda, in 'All’ombra del Vesuvio. Napoli nella veduta europea dal Quattrocento all’Ottocento”, catalogo della mostra (Napoli - 1990), Napoli 1990, p. 27; "Mons Vesuvius, sfide e catastrofi tra paura e scienza", a cura di G. Luongo, Napoli 1997; G. Amodio, scheda, in "Iconografia delle città in Campania. Napoli e i centri della provincia" a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2006, p.254.