Il foglio, inciso su rame, è una rappresentazione del Vesuvio, senza alcun rapporto metrico e proporzionale, con l’intento di documentare le distruzioni e le morti avvenute in seguito all’eruzione del 1631. A tale scopo l’autore correda la veduta di un lungo testo, sovrastato dall’immagine della «Madonna di Costantinopoli con li Dodici Protettori di Napoli», dedicato a mons. Niccolò Herrera, a cui probabilmente era indirizzata la stampa.
Il vulcano è ripreso dal mare con il macabro sfondo delle campagne disseminate di cadaveri e uomini in fuga. In primo piano sono sinteticamente descritti i centri costieri investiti dalla lava. [Gaetano Amodio]