Il dipinto fu eseguito per lo studiolo di Ferdinando IV; l’aspetto botanico è sicuramente quello preminente nella composizione del dipinto. Adagiate sul prato tre figure femminili una bambina e un cane; le donne verosimilmente dame di corte, sono vestite alla maniera introdotta a Napoli da lady Emma Hamilton. La ricchezza del Giardino Inglese, nato dopo il 1785 su territori di Briano e Puccianello, due dei casali che componevano lo Stato di Caserta, per volontà della regina Maria Carolina su suggerimento dell’Hamilton, è chiaramente percepibile. Sentieri, boschetti, laghi, finte rovine nacquero dalla collaborazione tra Carlo Vanvitelli e John Andrew Graefer. Le architetture del giardino non sono quasi rappresentate: tra gli arbusti si intravede il ‘tempietto’, terminato proprio nell’anno della stesura della gouache. Il pittore di corte preferisce, senza riserve, la lussureggiante vegetazione e inseriti nel paesaggio, dopo il giardino inglese, piccoli agglomerati di case che rappresentano Caserta e Maddaloni. Sulla sinistra dopo le pendici del monte San Michele vi è Maddaloni, si possono riconoscere la chiesa dell’Annunziata, del Corpus Domini, di Sant’Angelo e di San Francesco; i complessi religiosi spiccano sul resto dell’edilizia residenziale. Sulla destra le costruzioni casertane: la reggia è difficilmente riconoscibile. Sullo sfondo un fumante Vesuvio in posizione privilegiata, il tutto è nello stile hackertiano inquadrato dagli alberi. Una simile inquadratura ridotta si ritrova in La Reggia di Caserta dal Convento dei Cappuccini, la prima opera del pittore prussiano su tale soggetto (vedi schede n.8 e 9). (Francesca Capano)
| Città | Caserta e centri limitrofi |
| Autore | Hackert, Philipp Jacob (1737-1807) |
| Soggetto | NULL |
| Ambito Cronologico | 1792 |
| Collocazione | Caserta Palazzo Reale |
| Tipologia | veduta |
| Tecnica | gouache |
| Editore | |
| Luogo Edizione | |
| Scala | |
| Iscrizioni | |
| Dimensione | 46.5 x 96.5 |
| Supporto | carta |
| Nazione | Italia |
| Rif.CD | Giardino Inglese |
| Bibliografia | W. J. Goethe, Philipp Hackert, la vita, a cura di M. Novelli Radice, Napoli 1988; C. de Seta, Hackert. Vedute del Regno di Napoli, Milano 1992; Caserta e la sua Reggia. Il museo dell’Opera, a cura della Sovrintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici per le province di Caserta e Benevento, Napoli 1993; N. Spinosa, L. Di Mauro, Vedute napoletane del settecento, Napoli 1989;T. Weidner, Jacob Philip Hackert: Landshaftsmaler im XVII Jahrhundert, Berlin1998; C. de Seta, Hackert, catalogo a cura di C. Nordhoff, Napoli 2005; F. Capano, 14. Nel Giardino Inglese a Caserta, in Iconografia delle città in Campania. Le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, a cura di C. de Seta, A. Buccaro, Napoli 2007, p. 213 |