Pianta dei terreni che coprono l’antica città di Pompei rilevata sopra luogo dal 6 all’11ottobre 1828



La pianta, acquarello su carta vergata, registra le aree d’intervento e d’interesse archeologico. Durante il secondo periodo borbonico, con l’intento di non sfigurare rispetto alle iniziative proposte durante il decennio francese, allorché era stato dato un nuovo impulso ai lavori di scavo con l’acquisizione dell’intera area di sessantadue ettari racchiusa dalle mura di Pompei, si decise di migliorare l’amministrazione relativa a questo settore. Pietro Bianchi, che dal 1828 al 1830 aveva ricoperto la carica di ‘architetto fiscale’ degli scavi di Pompei e l’anno successivo quella di direttore, nonostante i suoi numerosissimi incarichi, si occupò attivamente dello studio della città vesuviana, producendo una preziosa documentazione che illustra la storia degli scavi attraverso rilievi di piante, strutture e raffigurazioni dei diversi metodi di scavo. [Petrana Miltenov]

Città Pompei
Autore Bianchi, Giovanni Pietro (1787-1849)
Soggetto NULL
Ambito Cronologico 1828
Collocazione Bellinzona, Archivio Cantonale, teca 11, f. 14
Tipologia pianta
Tecnica acquerello
Editore
Luogo Edizione
Scala palmi napoletani
Iscrizioni In calce a sinistra si legge: «Pianta dei terreni che coprono l’antica città di Pompei rilevata sopra luogo dal 6 all’11 ottobre 1828, in esecuzione del Real dispaccio de’ 4 marzo detto anno»; più in basso è l’indicazione delle aree d’intervento.
Dimensione 55 x 80.5
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD Pm30
Bibliografia Pietro Bianchi (1787-1849). Architetto e archeologo, a cura di N. Ossanna Cavadini, catalogo della mostra (Rancate, 1995; Napoli, 1995-96; Roma, 1996), Milano 1995; P. Miltenov, scheda, in Iconografia delle città in Campania. Napoli e i centri della provincia, a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2006, p. 295.