L’immagine è inserita al foglio 183 dell’album manoscritto dedicato al conte Daun dal titolo “Regno Napolitano anotomizzato dalla penna di D. Franc.co Cassiano de Silva…”, databile 1695-1705 ca. Fu con ogni probabilità il soggiorno a Sorrento nel 1702 in qualità di capitano che permise al Cassiano di approfondire la conoscenza di alcune zone del Principato Citeriore, in primo luogo la costiera amalfitana alla quale dedicò particolare attenzione, come dimostrano le immagini dedicate ad Amalfi, Ravello e Scala e Maiori; è possibile ipotizzare nello stesso periodo anche alcuni viaggi nella zona dell’agro sarnese, nel medio Sele, nell’area dei rilievi collinari a sud del Calore fino alla zona dell’Alento, come suggeriscono le vedute di Sarno, Campagna, Altavilla, Capaccio ed Agropoli. Infine è possibile che, da mare, Cassiano sia giunto in quegli anni fino a Policastro, realizzando dal vero questa rappresentazione, non inclusa nel repertorio iconografico consegnato a Muzio e Parrino per i volumi del Regno di Napoli in prospettiva.
Come è caratteristica della maggior parte delle rappresentazioni dello spagnolo, l’immagine definita dal mare è composta in modo da poter ben rappresentare i caratteri morfologici dell’insediamento e del paesaggio, sottolineando le relazioni tra ambiente naturale e la struttura urbana ridefinita dopo le devastazioni del XVI secolo. La raffigurazione sottolinea in alto la presenza del castello, raffigurato nella complessa, ampia e turrita configurazione architettonica definita dagli interventi del XIV secolo voluti dai Sanseverino; più a valle l’insediamento urbano si articola in buona parte all’interno della cerchia muraria, scandita da alcune torri circolari, ricalcando per lo più l’antico perimetro di età preromana e la struttura normanna, ristrutturata alla metà del Quattrocento. All’interno del tessuto edilizio spiccano in primo luogo le emergenze architettoniche di tipo religioso come la cattedrale dedicata alla SS. Assunta, anch’essa di origine normanna, oggetto di interventi di ristrutturazione tra 1705 e 1709.
La veduta di Cassiano de Silva è la prima rappresentazione realistica di Policastro; va però sottolineato come in questo caso non si tratti della prima immagine in termini assoluti della città. Sulla facciata della cattedrale è infatti inserita un’edicola, realizzata nel 1455 per volere del vescovo Carlo Fellapane, raffigurante in bassorilievo una Madonna con Bambino con ai lati due angeli, dei quali il sinistro accompagna il vescovo e il destro presenta in basso la città. Si tratta di una rappresentazione dai caratteri tipicamente medioevali; il centro viene sinteticamente rappresentato sottolineando la sua identità di borgo fortificato, raffigurando le strutture difensive e la chiesa nel suo impianto quattrocentesco.
[Maria Iaccarino]
Città | Santa Marina |
Autore | Cassiano de Silva, Francesco (attivo tra la fine del XVII e il principio del XVIII secolo) |
Soggetto | Veduta di Policastro |
Ambito Cronologico | 1695-1705 ca. |
Collocazione | Vienna, Österreichische National Bibliothek, coll. On Alb 161 a |
Tipologia | veduta prospettica o a volo d'uccello |
Tecnica | disegno |
Editore | |
Luogo Edizione | |
Scala | |
Iscrizioni | Il titolo è in alto al centro. |
Dimensione | 10,6 d |
Supporto | carta |
Nazione | Italia |
Rif.CD | 1policastrobs |
Bibliografia | G. Amirante, M.R. Pessolano, "Immagini di Napoli e del Regno. Le raccolte di Francesco Cassiano de Silva", Napoli 2005; M. Iaccarino, scheda, in "Iconografia delle città in Campania. Le provincie di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno", a cura di C. de Seta e A. Buccaro, Napoli 2007, p. 328. |