Promontorio del ‘Rione Terra’ di Pozzuoli con l’indicazione dello stato presente



La tavola ad inchiostro acquerellata su carta fa parte di un gruppo di sette disegni relativi a un progetto di ristrutturazione e potenziamento delle strutture difensive della città di Pozzuoli, elaborato intorno al 1774, presumibilmente in seno al Regio Corpo degli ingegneri militari che Carlo di Borbone istituì nel 1742. L’area interessata dal progetto è situata nell’angolo sud-occidentale del ‘castrum’ medievale, a monte dell’alto costone tufaceo compreso tra la chiesa dell’Assunta e l’attuale piazzetta San Liborio.
La pianta di rilievo (inv. 6440) – l’unica datata (in calce a sinistra: 1774) – è una testimonianza di notevole interesse storico-urbanistico, in quanto rappresenta lo stato dei luoghi di quella parte dell’antica rocca puteolana, prima delle trasformazioni avvenute verosimilmente nel corso dell’ultimo quarto del Settecento. A ridosso dell’attuale ‘Castello’, infatti, è indicata una piccola insenatura naturale, caratterizzata da due blocchi tufacei sporgenti, in corrispondenza dei quali erano situate le due torri, probabilmente di età vicereale, denominate rispettivamente «Punta della Torre» e «Punta S. Celso». A picco sul mare, nella parte rientrante dell’insenatura, è inoltre indicato l’ingombro di un edificio di proprietà di Gennaro Ragnisco e, nelle immediate vicinanze, due piccole fabbriche, rispettivamente segnate sulla carta come «Ospedale di S. Maria delle Grazie» e «SS. Sacramento».
La seconda pianta (inv. 6425), invece, mostra chiaramente il progetto di radicale trasformazione dell’area ed in particolare la caratteristica piattaforma mistilinea alla base dell’insenatura sopra descritta, con la rampa di raccordo alla quota della rocca ed il complesso edilizio oggi denominato ‘Castello’.
Le due vedute dal mare (disegnate a penna, con acquerellature su carta), infine, restituiscono in prospettiva la rocca secondo il nuovo progetto. Nella prima (inv. 6409) – da occidente – si notano il torrione medioevale, sottostante al monastero delle Clarisse di San Celso, e la cupola della chiesa cattedrale di San Procolo, mentre a ridosso della banchina è visibile la parte postica della piccola chiesa dell’Assunta. Nella seconda (inv. 6429) – da mezzogiorno – sono ben visibili, sui due blocchi tufacei sporgenti, le due torri preesistenti al progetto («Punta S. Celso» e «Punta della Torre»), dietro le quali si nota in particolare la facciata del palazzo di Gennaro Ragnisco e l’articolata composizione volumetrica del ‘Castello’.

Città Pozzuoli
Autore ignoto
Soggetto NULL
Ambito Cronologico 1774 ca.
Collocazione Napoli, Museo Nazionale di S. Martino, inv. 6440 (fondo Corona).
Tipologia pianta
Tecnica disegno
Editore
Luogo Edizione
Scala 1: 140 palmi napoletani
Iscrizioni In calce a destra le iscrizioni
Dimensione 27 x 38.8
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD 138pz
Bibliografia C. de Seta - A. Buccaro (a cura di), Iconografia della città in campania, Napoli e i centri della provincia, Electa Napoli 2006, p. 205.