Tempio di Diana a Baia



Il soggiorno di Pérignon a Napoli, come si evince dall’iscrizione, è documentato con precisione, mentre l’anno segnato accanto alla sigla (N.P. 1871, in basso al centro su una roccia) corrisponde alla presentazione del disegno al Salon del 1782. Rappresentato dai vari artisti francesi che, dopo Vernet, hanno visitato il litorale flegreo, il pseudo tempio di Diana da non confondere col vicino tempio di Venere —come è successo spesso a seguito del
Saint-Non fino ai giorni nostri — si presenta come un grandioso edificio termale la cui cupola è dimezzata. Pérignon mette in evidenza al centro della composizione la muratura romana spaccata e le varie strutture in opus reticolatum che sono rese con precisione e notevole effetto. Il disegnatore francese contrappone alla compattezza del rudere la leggerezza degli alberi e della vegetazione spontanea che lo circonda, irradiata dalla luce del mezzogiorno.

Città Baia (Na)
Autore Pérignon, Alexis Nicolas (1726-1782)
Soggetto NULL
Ambito Cronologico 1781
Collocazione Parigi, Louvre, Département des Arts Graphiques (inv. 32.319)
Tipologia veduta
Tecnica acquerello
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni Un’annotazione manoscritta sul verso indica: «Vue d’un reste d’un ancien temple de Diane au bas de la montagne de l’uncienne baj~e (sic) près de la mer. Dessinéle 6ème May 1779».
Dimensione 24.3 x 38.5
Supporto carta
Nazione Italia
Rif.CD acf036
Bibliografia All’ombra del Vesuvio. Napoli nella veduta europea del Quattrocento all’Ottocento (catalogo mostra).