Varo di una nave nei Cantieri di Castellammare



Salvatore Fergola fu caposcuola del neovedutismo ed illustratore degli avvenimenti più significativi dei Borbone. Il dipinto, di pregevole fattura, rientra nella tipica tradizione iconografica stabiese che soleva ritrarre la marina con i Cantieri Navali in occasione del varo delle navi, usanza che ovviamente si diffuse maggiormente tra Sette e Ottocento, periodo in cui furono più numerose le attività portuali e cantieristiche. Del molo, preso di spalle, si può notare il forte casamattato, nonché le varie strutture e gli edifici tecnici; i Cantieri Navali non si limitavano alle normali attività di routine ma prevedevano, all’interno delle loro strutture, una serie di altre produzioni che andavano da quella dei cristalli nella celebre Cristalleria di Castellammare, oggi non più esistente, alla lavorazione del legname. Alla sinistra della nave varata si può osservare il lungomare con la cortina omogenea di case a difesa del nucleo cittadino; alla destra, invece, è possibile notare la presenza di una struttura che pare corrispondere ad una delle Porte della città. In effetti proprio in prossimità della marina e in corrispondenza del molo Grande era posta la Porta della Fontana. Potrebbe quindi ritenersi lecito considerare che la Porta rappresentata corrisponda proprio a quella individuabile con tale toponimo. [g.m.]

Città Castellammare di Stabia
Autore Fergola, Salvatore (1799-1874)
Soggetto Castellammare di Stabia
Ambito Cronologico 1825
Collocazione Napoli, Museo Nazionale di San Martino
Tipologia veduta
Tecnica olio
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Luogo Edizione
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Iscrizioni NULL
Dimensione 100 x 152
Supporto tela
Nazione Italia
Rif.CD CM 29
Bibliografia R. Ruotolo, La Scuola di Posillipo, Sorrento 2002.