Veduta dalla grotta dei Cappuccini



Il dipinto, insieme a quelli di Catel e Faber, sono le prime rappresentazioni di un soggetto tra i più sfruttati soprattutto dai posillipisti nell’ambito del repertorio iconografico amalfitano. Il dipinto, realizzato in studio sulla base di un bozzetto preparatorio, ritrae la marina con l’ex monastero della SS. Trinità fondato nel 1579 (oggi Municipio) e l’attigua chiesa di S. Benedetto del XVII sec. e l’abitato del capo di Atrani con la torre di S. Francesco e l’omonimo monastero (oggi trasformato nell’albergo Luna) con il campanile della chiesa di S. Antonio (1220). In alto sulle pendici del monte Aureo l’ex convento di S. Lorenzo in Piano (trasformato nell’Ottocento in cimitero) e sulla sommità la torre dello Ziro (1480).

Città Amalfi
Autore Fries, Ernst (1801-1833)
Soggetto NULL
Ambito Cronologico 1829
Collocazione Monaco, Neve Pinakothek
Tipologia veduta
Tecnica olio
Editore
Luogo Edizione
Scala
Iscrizioni
Dimensione 60 x 80
Supporto tela
Nazione Italia
Rif.CD Ric 31
Bibliografia L. Fino, 'La Costa d’Amalfi ed il Golfo di Salerno”, Grimaldi, Napoli 1995. M. Ricciardi, 'La costa d’Amalfi nella pittura dell’Ottocento”, De Luca, Salerno 1998. D. Richter (a cura di), 'Alla ricerca del sud. Tre secoli di viaggi ad Amalfi nell’immaginario europeo, Nuova Italia, Firenze 1989. R. Ruotolo, 'La scuola di Posillipo”, Franco Di Mauro, Sorrento 2002.