La veduta di Amalfi dai cappuccini, presumibilmente inaugurata da Faber, Fries e Catel, è uno dei soggetti più sfruttati, soprattutto dalla Scuola di Posillipo, nell’ambito del repertorio iconografico amalfitana. In questo dipinto si distingue il nucelo urbano a ridosso del capo di Atrani con la torre di San Francesco e l’omonimo monastero (oggi trasformato nell’albergo Luna) con il campanile della chiesa di Sant’Antonio (1220). In alto sulle pendici del monte Aureo l’ex convento di San Lorenzo in Piano (trasformato nell’Ottocento in cimitero) e sulla sommità la torre dello Ziro (1480).
Città | Amalfi |
Autore | Gotzloff, Karl Wilhelm (1799-1866) |
Soggetto | NULL |
Ambito Cronologico | 1830 circa |
Collocazione | Dresda, Gemaldegalerie |
Tipologia | veduta |
Tecnica | olio |
Editore | |
Luogo Edizione | |
Scala | |
Iscrizioni | |
Dimensione | 55.5 x 39.5 |
Supporto | tela |
Nazione | Italia |
Rif.CD | Ric 22 |
Bibliografia | L. Fino, 'La Costa d’Amalfi ed il Golfo di Salerno”, Grimaldi, Napoli 1995. M. Ricciardi, 'La costa d’Amalfi nella pittura dell’Ottocento”, De Luca, Salerno 1998. D. Richter (a cura di), 'Alla ricerca del sud. Tre secoli di viaggi ad Amalfi nell’immaginario europeo, Nuova Italia, Firenze 1989. R. Ruotolo, 'La scuola di Posillipo”, Franco Di Mauro, Sorrento 2002. |